Consegnato nei giorni scorsi, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il progetto preliminare aggiornato per trasformare in metrotranvia la ferrovia Roma Giardinetti.
I prossimi passi saranno la redazione del progetto definitivo ed esecutivo e il bando di gara per i lavori.
L’opera sarà strategica: da un lato è previsto l’arrivo alla Stazione Termini (oggi il capolinea laziali è distante da tutti gli altri nodi di scambio), dall’altro, il prolungamento verso l’università di Tor Vergata, il Policlinico, l’Agenzia Spaziale Italiana, in una prima fase, e la seconda verso la Banca d’Italia e l’uscita della A1 Torrenova.
Nel dicembre 2018 era stata presentata, al Mit, la proposta per ristrutturare e prolungare la ferrovia Roma-Centocelle, verso Termini da un lato e Tor Vergata dall’altro.
Dopo un anno il Ministero ha accolto l’istanza con la prescrizione di modificare la linea da scartamento ridotto a ordinario.
“L’attuale Roma-Centocelle e’ una delle ultime linee ferroviarie urbane italiane ancora in funzione. Sono in molti coloro che negli ultimi anni hanno cercato di smantellarla completamente, ritenendo a torto che fosse un doppione della linea C. Invece, la futura metrotranvia G sara’ un particolare sistema di trasporto moderno, che permetterà un collegamento diretto tra Termini e l’Università di Tor Vergata, nonché una forte adduzione alla stessa Linea C, mettendo nel ‘sistema a rete’ capitolino la complementare rapidità e capillarità delle due infrastrutture”, ha affermato l’assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese.
A ottobre, verrà inoltre fatta richiesta per potenziare il piazzale est del deposito della linea, che verra’ messo a servizio dell’intera rete, andando ad ampliare la disponibilità di depositi tranviari.
“È l’ennesima conferma della strategicità della metrotranvia G, non a caso una delle ‘invarianti’ del Pums, il nostro Piano urbano per la mobilita’ sostenibile, una programmazione a breve e medio termine che abbiamo fatto per la nostra città, e che assumerà ancora più importanza quando questa emergenza sara’ finita”conclude Pietro Calabrese.